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Anestesia Totale

Servizi di anestesia totale offerti dal Centro Odontostomatologico Daina:

  • anestesia totale in sala operatoria esclusivamente dedicata all’odontoiatria;
  • degenza day hospital;
  • presenza del medesimo anestesista per tutto il percorso di cura.

L’anestesia generale o narcosi è uno stato farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, di ipnosi, analgesia e miorisoluzione. Il fine dell’anestesia è indurre temporaneamente la perdita totale della coscienza, con soppressione di ogni tipo di sensibilità; le sue maggiori applicazioni riguardano la chirurgia.
Per anestesia generale si intende un trattamento che consente al paziente sottoposto ad intervento od operazione chirurgica di dormire durante le procedure mediche, in modo da non sentire alcun dolore e di non ricordare ciò che accade. L’anestesia generale è comunemente prodotta da farmaci iniettati per via endovenosa o da gas inalati. Il sonno che viene causato dall’anestesia generale è ben diverso dal sonno regolare, infatti, il cervello anestetizzato non conserva ricordi e non risponde ai segnali del dolore.

L’anestesia generale è una tecnica in cui il paziente è reso completamente privo di coscienza. Inoltre l’anestesia generale permette di garantire l’analgesia (non si percepisce dolore), l’amnesia (non si ricorda nulla dell’evento chirurgico) e la rilassatezza muscolare (i muscoli sono privi di tono e quindi rilasciati).

Anestesia totale: procedura di somministrazione

Anestesia totale: procedura di somministrazione

L’anestesia generale è comunemente indotta e mantenuta somministrando al paziente farmaci per via endovenosa o per via respiratoria o per ambedue le vie.
La profondità dell’anestesia può essere modificata aumentando o diminuendo la quantità dei farmaci somministrati. Al termine della procedura chirurgica, l’anestesista riduce progressivamente la profondità dell’anestesia, favorendo il risveglio in breve tempo, il recupero dello stato di coscienza e la completa autonomia.

Prima ancora di incontrare l’anestesista, verrà chiesto di compilare un questionario che contiene semplici domande relative alle condizioni di salute e alle abitudini di vita che potrebbero avere un qualche riflesso sul  trattamento anestesiologico (questionario anamnestico).

Al momento della visita, oltre ad identificare e valutare condizioni cliniche che potrebbero avere una certa rilevanza nella scelta del trattamento anestesiologico, l’anestesista valuterà l’opportunità o meno di ulteriori indagini mediche necessarie a completare la sua valutazione preoperatoria, chiederà dell’eventuale assunzione di farmaci, indagherà sui suoi precedenti anestesiologici e dei suoi famigliari, si informerà su eventuali allergie o intolleranza a farmaci, metalli, gomma (lattice) e altro, prenderà visione dei suoi esami del sangue, del suo elettrocardiogramma e chiederà al paziente se ha assunto bevande o alimenti nelle ore precedenti il ricovero. E’ di fondamentale importanza il rispetto delle indicazioni circa l’assunzione di alimenti o bevande prima di un trattamento anestesiologico che, se non rispettate, ne impediscono l’esecuzione.

Sulla scorta di questi dati clinico-strumentali sarà elaborata una valutazione del rischio anestesiologico e cardiologico anche in funzione del tipo di chirurgia a cui dovrebbe essere sottoposto. Inoltre, sarà proposto il tipo di trattamento anestesiologico più idoneo ad ogni paziente e lo stesso sarà informato in modo esauriente a riguardo. Questa fase si concluderà obbligatoriamente con la firma da parte del paziente e del suo anestesista del consenso informato.

Una volta elaborato e messo a punto il programma anestesiologico, l’anestesista darà disposizioni per la “premedicazione o preanestesia” cioè prescriverà dei farmaci da assumere circa un’ora prima di entrare in sala operatoria. Lo scopo è di controllare lo stato di ansia e l’eventuale dolore se questo fosse presente già prima dell’intervento.

Lo stesso anestesista accompagnerà il paziente in tutte le fasi: pre-intervento, nell’intervento stesso e nelle ore successive all’intervento, al risveglio del paziente.

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